1927
Nasce a Roma il 28 gennaio.
1941-44
Disegna e dipinge frequentando, assieme a Dorazio, lo studio del pittore Aldo Bandinelli. Frequenta il liceo classico, visita i musei, scopre l’arte del ‘900 attraverso gli scritti di Margherita Sarfatti. Con i compagni di scuola, Dorazio e Guerrini, organizza la prima mostra di studenti-pittori romani che si tiene al liceo Giulio Cesare.
1945
Si iscrive alla Facoltà di Lettere; negli anni seguenti sarà allievo di Lionello Venturi, con il quale prepara la tesi di laurea sulla pittura metafisica di Giorgio De Chirico; frequenta anche le lezioni di letteratura contemporanea di Giuseppe Ungaretti.
Con Dorazio, Guerrini, Vespignani, Buratti, Muccini, Maffioletti, fonda il Gruppo Arte Sociale (GAS); collabora alla nascita e alla redazione delle riviste ” Ariele” (ottobre 1945) e “La Fabbrica”, organo del GAS (agosto 1946), delle quali esce un unico numero.
1946
A marzo espone alla mostra del GAS (assieme a Aymonino, Barbagallo, Busiri-Vici, Canonica, Dorazio, Guerrini, Vespignani) che si tiene nella sezione del PSI in Via Molise; in ottobre espone alla Mostra premio “La Fabbrica” (assieme a Barbagallo, Guerrini, Pinata, Buratti, Muccini, Urbinati, Dorazio, Vespignani, Zianna) che si tiene sui marciapiedi di Via Veneto.
In settembre visita la mostra Pittura francese d’oggi allestita alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, dove vede le opere di Picasso, Matisse e dei giovani pittori francesi Tal Coat, Singier, Pignon, Le Moal, Gischia.
Conosce al Centro Sperimentale di Cinematografia, a cui è iscritto, Angelo Maria RipelIino, dal quale riceve notizie e informazioni sul formalismo ceco e sull’ arte d’avanguardia russa.
Incontra Guttuso e inizia a frequentare il suo studio dove conosce Attardi, Accardi, Consagra, Sanfilippo e Turcato.
1947
Inizia a frequentare l'” Art Club” dove incontra Prampolini e Severini; conosce attraverso il catalogo le opere esposte alla Mostra internazionale d’arie astratta e concreta organizzata da Max Bill e Max Huber al Palazzo Reale di Milano (gennaiofebbraio).
Partecipa alla redazione del manifesto Forma 1 (firmato oltre che da Perilli, da Accardi, Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Sanfilippo, Turcato) che viene pubblicato sul primo numero della rivista omonima (15 marzo).
A pasqua compie il primo viaggio a Parigi con il Fronte della Gioventù (allora diretto da Emico Berlinguer); visita i musei, il pittore Singier e lo studio dello scultore Adam dove erano collocate le sculture di Picasso.
In estate (luglio-agosto) è a Praga per allestire la mostra della Giovane pittura italiana e la Mostra della Resistenza nell’ ambito del I Festival Mondiale della Gioventù. Visita la Galleria Nazionale di Praga con le opere di Cézanne, Picasso, Braque, Matisse, Kupka e di altri artisti francesi e cecoslovacchi.
In ottobre espone alla prima mostra del gruppo Forma 1 che si tiene nella Galleria Art Club, con dei dipinti che rivelano l’influenza delle opere viste a Praga (nel catalogo il gruppo è presentato da Emilio Villa). Durante lo stesso mese tiene nei locali dell’Art Club una conferenza dal titolo Del formalismo.
1948
A febbraio realizza, assieme a Dorazio, Guerrini e Manisco, una decorazione astratta al cinema-teatro Splendore per il primo concerto jazz. Collabora con Sottsass jr. all’organizzazione della prima mostra di arte astratta in Italia che si tiene in marzo alla Galleria di Roma; a maggio espone con Guerrini alla Galleria Art Club.
Presentato da Lionello Venturi, partecipa al I Congresso internazionale di critici d’arte che si tiene a Parigi (21-28 giugno), presentando assieme a Dorazio una relazione sulla situazione della pittura italiana del ‘900. A Parigi conosce Magnelli, Arp, Pevsner, Picabia, Gabrielle Buffet Picabia, Vantongerloo; partecipa al III Salon des Réalités Nouvelles. Di ritorno in Italia, si ferma a Zurigo dove visita lo studio di Max Bill. In dicembre partecipa alla mostra del MAC che si tiene alla Libreria Salto di Milano; entra in rapporto con Soldati e Licini.
1949
A gennaio partecipa alla mostra di Arte concreta che si tiene alla Galleria Chiurazzi di Roma (il catalogo è introdotto da Palma Bucarelli); il mese seguente pubblica su “La Fiera Letteraria” un articolo su Magnelli.
Ad aprile con Dorazio e Guerrini è a Salisburgo al Leopoldskron Student Rest Center dove frequenta un seminario per il teatro e allestisce uno spettacolo progettato e recitato dagli stessi tre artisti. A maggio giungono a Monaco con l’autostop, visitano la galleria di Günther Franke (dove vedono le opere di Klee e Kandinsky), conoscono alcuni artisti del Bauhaus. Di ritorno in Italia, Perilli si ferma a Vienna dove visita i musei.
1950
Aprile-maggio è a Parigi per una borsa di studio; vede le opere di Hartung, Soulages, Wols, Dubuffet
Fonda, con Dorazio e Guerrini, la Libreria-Galleria “Age d’Or”; a cura dell’ “Age d’Or” viene pubblicato il primo quaderno tecnico-informativo d’arte contemporanea “Forma 2” (maggio). Il primo e unico numero è un “Omaggio a V. Kandinskij”, con testi di Max Bill, Nina Kandinsky, Enrico Prampolini e altri; il saggio di Perilli è dedicato alla grafia di Kandinsky.
In occasione dell’Anno Santo l’ “Age d’Or” organizza uno spettacolo di contestazione: il “Galileo Galilei” di Bertold Brecht, con la regia di Vito Pandolfi e come protagonista Perilli nelle vesti di Urbano VIII.
1951
L’ “Age d’Or”, in collaborazione con l’Art Club, organizza la mostra di Arte astratta e concreta in Italia (la prima rassegna completa dell’ astrattismo italiano) che si tiene in febbraio alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna.
Assieme a Dorazio e Guerrini realizza il numero 4 (febbraio) della rivista di architettura “Spazio”, interamente dedicato all’arte astratta; Perilli vi pubblica un saggio intitolato Quarant’anni d’arte astratta in Italia.
A Firenze si apre una succursale dell’ “Age d’Or” sul Lungarno delle Grazie; nella stessa città Perilli collabora all’organizzazione di due convegni su “Arte e Architettura”.
Gli artisti dell’ “Age d’Or” entrano in rapporto con Ballocco, Burri, Capogrossi e Colla e allestiscono nei locali della Galleria Origine in Via Aurora una loro mostra: Tic Tac di Spazio (giugno).
Trascorre l’estate a Firenze con Dorazio e Guerrini; espone alla mostra del gruppo nella nuova succursale dell’ “Age d’Or”, durante la quale ha luogo un’intensa attività di conferenze e dibattiti assieme agli astrattisti fiorentini (Berti, Brunetti, Monnini, Nativi, Nuti).
Lucio Fontana invita l’ “Age d’Or” a collaborare alla Triennale di Milano: Perilli, Dorazio e Guerrini realizzano in collaborazione due grandi pitture murali, premiate con medaglia d’argento. A Milano incontrano Max Bill che organizza per i tre artisti una mostra a Zurigo (settembre).
1952
A marzo è chiamato alle armi per il servizio di leva che svolge come allievo ufficiale a Lecce e poi a Cesano, fino al luglio del 1953.
In aprile espone alla mostra Omaggio a Leonardo, la prima della Fondazione Origine; collabora alla nascita della rivista “Arti Visive”. Espone due disegni alla Biennale di Venezia; scrive un articolo su Balla e Boccioni per “Art d’Aujourd’hui”, inizia ad interessarsi al futurismo.
1953
Terminato il servizio militare compie un viaggio in Spagna: visita Madrid e Barcellona, dove scopre il lavoro di Gaudì e conosce lo scultore Angel Ferrant.
Di ritorno in Italia si ferma a Marsiglia dove visita la “Unité d’Habitation” di Le Corbusier. Conosce Giacomo Balla del quale sceglie le opere per la mostra che si terrà a New York alla Rose Fried Gallery.
Scrive su “La Fiera Letteraria” un articolo dedicato a Jean Arp e uno in ricordo di Soldati.
1954
Realizza un pannello in legno per la X Triennale di Milano.
Pubblica su “Civiltà delle macchine” un articolo intitolato Antologia Dada; riceve l’incarico da G.C. Argan di scrivere per la casa editrice il Saggiatore un libro sul Dadaismo. Su “Civiltà delle macchine” pubblica un articolo su Gabo e Pevsner e l’anno dopo su Moholy-Nagy; inizia a scrivere anche su “Lo spettatore italiano” e altre riviste occupandosi di problemi di design e di architettura.
1955
Allestisce con Dorazio la mostra Colore come struttura che si tiene alla Galleria delle Carrozze (gennaio). Entra in rapporto con Leonardo Sinsgalli e organizza assieme a lui, all’architetto Eugenio Galdieri, a Dorazio e l’Art Club, la mostra Le arti plastiche e la civiltà meccanica che si apre alla Galleria Nazionale d’Atte Moderna (maggio). Compie un viaggio in Spagna, poi soggiorna a Berlino dove è invitato con Dorazio alla mostra funge Europaische Malerei (luglio). A Berlino conosce e frequenta Hanna H6ch per raccogliere documentazione sul dadaismo.
Tornato a Roma conosce Sacharof, Murilo Mendes, Saudade Cortesao Mendes; inizia a frequentare il musicista Petrassi e tramite lui conosce Aldo Clementi, Egisto Macchi, Franco Evangelisti, Domenico Guaccero, Mauro Bortolotti.
A fine anno con Dorazio e Cattania, organizza un laboratorio sperimentale per la produzione di oggetti e forme in ceramica colorata.
1956
Prima mostra personale alla Strozzina di Firenze (marzo-aprile).
A Parigi conosce Tristan Tzara e frequenta la sua biblioteca studiando materiali inediti sul dadaismo; frequenta anche la biblioteca Doucet.
1957
È di nuovo a Parigi dove conosce il poeta Jean Clarence Lambert e a Berlino per studiare materiali dadaisti.
Fonda con Gastone Novelli la rivista “L’esperienza moderna”, di cui escono cinque numeri (aprile 1957-marzo 1959) dedicati a Schwitters, Arp, Hausmann, Wols, Gorky.
Per la rivista scrive articoli su la nuova figurazione in pittura, su Kurt Schwitters e sul dadaismo; inoltre pubblica un articolo su Franz Kline per “Civiltà della macchine” e uno su Mondrian per” Arti Visive”.
Pubblica per le edizioni de “L’esperienza moderna”, a cura di Pino Rocchi, Il pescatore di miti, monotipi e disegni per testi di Carla Vasio.
Espone ad una mostra personale allestita alla Galleria La Tartaruga, presentata da Nello Ponente (maggio); comincia a collaborare con Novelli e Cy Twombly alle varie mostre organizzate da questa galleria in Italia e all’ estero negli anni successivi.
Entra in rapporto con Edouard Jaguer e il gruppo parigino Phases, progettando una mostra che si doveva tenere alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna dal titolo Fasi dell’ esperienza moderna.
Inizia ad occuparsi di alchimia e di calligrafia Zen; conosce lo psicanalista junghiano E. Bernhard.
1958
Espone tre opere alla Biennale di Venezia; partecipa alle mostre di Poesia Visiva organizzate da J.C. Lambert a Düsseldorf e in Polonia.
Pubblica per le edizioni de “L’esperienza moderna” Time Capsule 6958, con propri testi e litografie originali.
1959
Espone con un gruppo di dipinti alla Biennale di San Paolo; vince uno dei premi Lissone e il premio Sorelle Fontana. Fonda con Luciano Cattania la casa editrice Grafica, per la quale escono Non un giorno ma adesso, la prima raccolta di poesie di A.M. Ripellino, illustrata dallo stesso Perilli; e la prima monografia su Ettore Colla, scritta da Alloway.
1960
Nasce la figlia Georgia.
Vince uno dei premi “Hallmark” e il premio Rizzarda di Feltre.
Partecipa alle varie mostre della “Peter Sruyvesant Collection” .
mostra con litografie il libro di poesie di J.C. Lambert Theatrum Sanitatis.
1961
“Espone con una mostra personale a Città del Messico (Galleria Souza); partecipa alle mostre Continuità presentate da G.C. Argan; vince il premio Termoli. Per l’Associazione Filarmonica Romana, realizza al Teatro Eliseo con il musicista Aldo Clementi Collage, spettacolo visivo astratto con sculture mobili, proiezioni, luci, film.
Conosce e frequenta i poeti e gli scrittori Alfredo GiuIiani, Giorgio Manganelli, Angelo Guglielmi, Nanni Balestrini, Elio Pagliarani.
1962
Ha una sala personale alla Biennale di Venezia, nel catalogo è presentato da Umbro Apollonio. Partecipa alla mostra Donner à voir, con una sala realizzata su di un testo di J.C. Lambert: Elements pour la reconstitution d’un acte d’amour.
1963
Partecipa a Palermo alle riunioni deI “Gruppo 63”; realizza scene, proiezioni e costumi per lo spettacolo “Teatro Gruppo 63” alla sala Scarlatti di Palermo.
Prima mostra personale a New York alla Galleria Bonino. Partecipa al Premio Torcuato di Tella a Buenos Aires.
Vince il premio Fontana alla Biennale di San Marino.
Partecipa alla mostra L’Art et l’Écriture alla Kunsthalle di Baden Baden e allo Stedelijk Museum di Arnsterdam.
Comincia a realizzare una serie di sculture in legno dipinto: “Le colonne”.
Progetta e realizza con l’architetto Carlo Chiarini la mostra G.G. Belli e la Roma del suo tempo, Palazzo Braschi, Roma.
1964
Mostra personale al Kunstverein di Freiburg. Vince il premio “La Tartaruga”.
Collabora con una serie di proiezioni nel Caleidoscopio della sezione dell’ architetto Gregotti alla XIII Triennale di Milano.
Fonda con Giuliani, Manganelli e Novelli la rivista “Grammatica”, di cui escono cinque numeri (fino al 1970).
1965
Realizza scene e costumi per il balletto Mutazioni, su un libretto di Nanni Balestrini, musiche di Vittorio Fellegara e coreografia di Mario Pistoni.
In collaborazione con Mario Ricci al Teatro OrsoIine 15 presenta Pòr No, testo e azione scenica per elementi mobili astratti. Realizza scene e costumi per la Povera fuliet di Alfredo Giuliani, al Teatro Parioli di Roma. Vince alla Quadriennale il premio “Comune di Roma”. ‘
Prima mostra personale a Los AngeIes, alla Galleria Felix Landau.
Assume l’incarico di comunicazione visiva al Corso Superiore di Industrial Design di Roma, dirigendone poi il Dipartimento. Collabora con l’architetto Maurizio Sacripanti al progetto del T eatro Totale di Cagliari.
Entra a far parte della Marlborough Galleria d’Arte di Roma.
1966
Inizia a lavorare con la tecnica dell’incisione. Nel corso degli anni realizzerà una serie di incisioni stampate la più parte da Renzo Romero.
1967
Organizza con N. Balestrini Grammatica no stop/ teatro 12 ore e relativa trasformazione dello spazio, alla libreria Feltrinelli di Roma (marzo).
È invitato al Camegie Institute di Pittsburgh; partecipa a Parigi alla mostra Bande dessinée et figuration narrative. Espone alla Galleria Marlborough di Roma in una mostra personale dal titolo Trasformazione dello spazio 1965-1967.
1968
Ha una sala personale alla Biennale di Venezia; nel catalogo è presentato da A. Giuliani. Partecipa assieme a Novelli alle contestazioni contro i meccanismi espositivi della Biennale chiudendo la sala.
Partecipa agli incontri internazionali di Vela Luka, dove realizza un mosaico. Incontra Tadeusz Kantor e gli artisti cecoslovacchi Kolibal e Bostic dei quali successivamente curerà la conoscenza del loro lavoro in Italia tramite delle mostre alla Galleria Marlborough e altrove.
Vince uno dei premi Lugano per il bianco e nero; è invitato alla mostra Recent italian painting and sculpture che si tiene al The Jewish Museum di New York; espone in una mostra personale alla Frankfurter Westend Galerie, galleria con la quale lavorerà negli anni successivi realizzando una serie di esposizioni personali.
1969
Nasce la figlia Nadja.
Svolge un intenso lavoro teorico, scrive il manifesto Indagine sulla prospettiva pubblicato sul n. 3 di “Grammatica”.
Compie un viaggio in Polonia (Varsavia e Cracovia), entrando in contatto con gli ambienti artistici polacchi; espone ad una mostra personale che si tiene a Varsavia nella Galleria Foksal.
È promotore dello spettacolo realizzato dal gruppo “Cricot 2” di T. Kantor, Poule d’eau, allestito alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e del successivo spettacolo Le bellocce e i cercopitechi di Sto 1. Witkiewicz, che sarà allestito nel 1973 sempre alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna.
Realizza una serie di sculture in metallo.
1970
Espone una serie di opere dal 1961 al 1969 in una mostra personale che si tiene alla Galleria Nazionale di Praga.
Vince il premio internazionale della II Esposizione internazionale di Rijeka (Museo d’Arte Moderna, Rijeka,Jugoslavia).
Mette in scena lo spettacolo Kombinat Joey al Teatro Abaco di Roma.
È invitato al Carnegie International di Pittsburgh.
1971
Espone ad una serie di mostre personali in Italia e all’estero: alla Galleria Marlborough di Roma; alla Galerie Espace di Amsterdam; alla Frankfurter Westend Galerie di Francoforte; alla Jacques Baruch Gallery di Chicago con solo opere grafiche.
Scrive il Manifesto della Folle Immagine nelloSpazio Immaginario.
1972
Lavora assiduamente all’incisione, realizzandone una serie per il volume Parlar rotto con testi di J.C. Lambert, edito dalla Grafica Romero di Roma.
Partecipa alla International Biennal Exhibition of Prints in Tokyo (Tokyo, The National Museum of Modern Art); espone alla Galleria Marlborough di Roma in una mostra personale dal titolo Le incisioni 1966-1972.
Partecipa alla costituzione del Gruppo Altro/lavoro intercodice che avrà una sede permanente per mostre e spettacoli in Vicolo del Fico 3, Roma.
1973
Espone alle mostre personali alla Marlborough Galerie AG di Zurigo e al Musée des Beaux Arts a La Chaux-de-Fond. Partecipa alla X QuadriennaIe di Roma, collaborando anche alla realizzazione della mostra Linee della ricerca non figurativa in Italia 1930-1965.
Realizza con il Gruppo Altro la mostra Gesto (giugno-luglio) e la mostra-spettacolo Merz (dicembre), nei locali del gruppo, a “Contemporanea” a Roma (marzo 1974) e a Salerno alla 2 Rassegna incontro: nuove tendenze (maggio 1974).
1974
Con il Gruppo Altro realizza lo spettacolo-sequenza Experimenta, allestito alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna (dicembre).
1975
Espone alla Galleria Marlborough in una mostra personale, sul catalogo pubblica il manifesto Machinerie, ma chère machine.
1976
Con il Gruppo Altro realizza lo spettacolo di struttura-azione Zaum, allestito alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna (marzo).
Partecipa alla mostra Forma 1 che si tiene a Todi (Palazzo del Popolo).
1977
Espone alla mostra personale che si tiene al Palazzo dei Diamanti a Ferrara; e alla prima mostra retrospettiva Dal 1947 al 1977. Lo spazio della pittura, che si tiene a Trissino.
Con il Gruppo Altro realizza lo spettacolo ICS (Incognite di forme teatrali) (giugno).
1978
Realizza al Teatro dell’Opera di Roma lo spettacolo Dies Irae, azione visiva astratta su composizione elettronica di Aldo Clementi.
1979
Organizza e realizza per il Comune di Roma la mostra L’avanguardia polacca 1910-1978 al Palazzo delle Esposizioni.
Realizza con il Gruppo Altro lo spettacolo Abominable A, presentato al Palazzo delle Esposizioni di Roma e poi a Varsavia al Teatro Stodola e a Cracovia.
Espone in una mostra personale alla Galerie d’Art lational di Parigi; inizia a collaborare con Glibota, direttore artistico della Galerie International e il Paris Art Center.
Realizza un mosaico per la città di Vela Luka (Tu_oslavia).
Mostra personale alla Frankfurter Westend Gale. ne, Francoforte. Partecipa alla redazione del libro Altro, 10 anni di t_voro intercodice.
Partecipa alla realizzazione di “Retina”, rivista degli artisti, dove pubblica il manifesto Teoria dell’trrazionale geometrico. Una sua ampia mostra retrospettiva, dal titolo Achille Perilli, continuum 1947.1982, è allestita al Palazzo dei Congressi della Repubblica di San Marino; nel catalogo è presentato da Francesco Vincitorio e da Giorgio Manganelli.
Partecipa alla 3′ Biennale der Europaischen Cra/ile di Baden Baden.
1984
Espone in una mostra retrospettiva degli anni 1969/1984 al Paris Art Center di Parigi dal il titolo Achille Perilli. L’irrazionale geometrico.
Partecipa alla mostra Carte bianche à Denise René organizzata al Paris Art Center di Parigi da Ante Glibota.
1985
Realizza due arazzi che partecipano alla mostra Nouvelles Tapisseries al Paris Art Center di Parigi e successivamente itinerante in vari musei europei e americani.
Scrive ‘Il testo Dei modi di dipingere l’invisibile.
1986
Espone alla mostra personale al FIAC/Galerie d’Ari International di Parigi. Partecipa alla mostra di Forma 11947/1986 al Museo Civico di Gibellina.
1987.88
Espone alle mostre Forma 11947-1987 allestite in Francia (al Musée de Brou di Bourg en Bresse e alla Galerie Municipale d’Art Contemporain di Saint-Priest) e in Germania (alla Mathildenhohe di Darmstadt).
1988
Retrospettiva alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Partecipa alle Olimpiadi of Art in coincidenza alle Olimpiadi di Seul.
1989
Espone alla mostra Orientamenti dell’arte italiana. Roma 1947-1989, a Mosca e Leningrado.
1991
Inizia la pubblicazione della “Librericciuola”.
1992
Achille Perilli Le Carte e Libri 1946-1992: mostra retrospettiva di opere su carta e di libri a tiratura limitata alla Calcografia Nazionale e Accademia di San Luca di Roma e itinerante in Europa.
1994
Pubblica il libro L’Age d’Or di Forma 1. Espone nelle mostre Forma 1 a Parma, Verona, Londra.
1996
Pubblica Metek, babbecedario allunatico illustrato. Inizia a collaborare con il settimanale “Diario”, curando la rubrica arti visive. Comincia a lavorare a alcune sculture in legno, Gli Alberi.
1997 Vince il “Premio Presidente della Repubblica”.
1998
Espone nella mostra Forma 1 e i suoi artisti, Scuderie del Castello, Praga.
Inaugura la personale De Insana Geometria, Achille Perilli 1968 – 1998, Mole Vanvitelliana, Ancona.
Pubblica il secondo numero di Metek, babbecedario allunatico illustrato.
2000
Espone nella mostra Forma 1 e i suoi artisti, Galleria Comunale d’Arte Moderna, Roma.
2001
Pubblica il terzo numero di Metek, babbecedario allunatico illustrato.
Espone nella mostra Cross-roads Incroci, Castello Colonna di Genazzano Polo Museale Internazionale per l’Arte Contemporanea marzo-giugno, Genazzano.
Espone nella mostra Roma 1948 – 1959, Arte Cultura e Cronaca dal Neorealismo alla Dolce Vita, Palazzo delle Esposizioni, Roma.
Achille Perilli La Librericciuola, Sala esposizioni della Scuola Superiore delle Arti decorative di Praga, Praga 1, novembre.
2002
Espone nella mostra dal Futurismo all’Astrattismo, Fondazione Cassa di Risparmio di Roma, Museo del Corso, aprile-luglio, Roma.
2002
Esce il volume Achille PerilliGli anni di Civiltà delle macchine, a cura di Giuseppe Appella, ed. La Cometa, dicembre.
2003
Inaugura la mostra Achille Perilli Gli anni dell’ esperienza moderna, Galleria Le Chances de l’art, Bolzano.
Pubblica il quarto numero di Metek, babbecedario allunatico illustrato.
Esce il XVIII numero della Librericciuola con le poesie di Alain Jouffroy.
Espone alla mostra La Galleria del Deposito: un’esperienza d’avanguardia nella Genova degli anni sessanta, Museo di arte contemporanea di Villa Croce, aprile- giugno, Genova.
Espone alla mostra Pittura degli anni’50 in Italia, GAM, maggio, Torino.
Espone alla mostra Cinque maestri dell’astrattismo italiano del dopoguerra, Termoli, Galleria Civica d’Arte Contemporanea.
2004
Esce il numero XX Pot Pourry, ultimo della serie la “Librericciuola”.
2015
Donazione dell’opera La source, 1967 al Centre Pompidou, Musée national d’arte Moderne, Parigi.